The 11Th Independent Games Festival

Ho sempre sognato di sviluppare un progetto di videogame indipendente; qualche anno fa ci ho anche provato...

Purtroppo la mia nazionalità e i miei limiti intellettivi mi hanno provvisoriamente lasciato al palo, e quando vedo che oltreoceano si possono realizzare idee innovative senza grosse risorse economiche non posso far altro che inchinarmi e dire:
-non credevo fosse possibile-

In Italia non c'è una comunità di sviluppatori indipendenti, né scuole o corsi, né un mercato locale... Ecco che ci si spiega perché i pochi sviluppatori italiani producono esclusivamente giochini per iPhone e iPod che distribuiscono con iTunes. Non vorrei generalizzare, perché qualche eccezione c'è, ad esempio all'IGN del 2008 c'era Bloody Monkey un gruppo di 3 ragazzi scoperto casualmente:

http://www.bloodymonkey.com/

Non li conosco ancora personalmente, ma mi piacerebbe allacciare un contatto.

Tornando al discorso iniziale, in America, qualche canale di promozione per gli sviluppatori indipendenti c'è; canale condiviso e sfruttato anche da società europee, ne ho scovata anche una di Zurigo, che sarebbe a due passi... Ma noi italiani siamo quasi assenti.

Già un mese si è concluso dall ultimo IGN (Independent Games Festival) 2009, il sito ufficiale della manifestazione è:

http://www.igf.com/

Ovviamente io non ero lì (a San Francisco), purtroppo, non so nulla della California, so solo che da lì arrivano un mucchio di nuove idee, e che la Silicon Valley, assomiglia alla nostra bigia Brianza, anzi, guardando le foto su Google Earth, assmomiglia ad una gigantesca Brianza nel cuore della Sicilia.

Il festival, prodotto da Game Developer magazine, Gamasutra.com e da Game Developers Conference, nasce nel 1998 per promuovere innovazione e per individuare e far incontrare i migliori game developers indipendenti.

I giochi, per quanto ho potuto vedere sono quasi tutti dei casualgame, realizzati da team ridottissimi, mediamente composti da 3-4 persone, dove elementi di innovazione, arte visionaria e nostalgia per gli albori dei videogames da "cassone" si fondono assieme in esperimenti, a volte interessanti.

Il gioco più carino su cui ho appena messo le mani si chiama Cortex Command scaricabile gratuitamente dal sito della Data Realms, società che lo sviluppa.

Ho appena iniziato a giocarci, e non c'ho capito quasi nulla, quindi, un commento sul gameplay, al momento è impossibile. La cosa che mi colpisce maggiormente è la resa della fisica 2D, che sembra influenzare tutto: proiettili, schizzi di sangue, fumo, polvere, sabbia, insomma qualsiasi cosa. Il tutto inserito in una grafica che ricorda un po' il mitico Metal Slug. In più c'è la promessa di avere uno scenario "fully destructible", così da realizzare quella catarsi che cerchiamo quando bestemmiamo su avventure o giochi nei quali è necessario risolvere rompicapi impossibili per aprire porte o passaggi bloccati. In Cortex Command, in queste situazioni sembra sufficiente usare missili più potenti di qualche megatone.

Qua sotto metto qualche animazione presa direttamente dal sito.







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